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A Desenzano un’abitazione degli anni settanta trova nuova vita in un restyling di grande equilibrio e sensibilità
Nella parte alta di Desenzano, di fronte al lago di Garda e con le maestose montagne trentine a fare da sfondo, la casa bifamiliare è stata costruita col miglior gusto degli anni ’70: cemento faccia a vista e parapetti vetrati per non nascondere la splendida visuale.
In questo contesto, il piano superiore è stato rivisitato in chiave contemporanea; l’esperienza in campo termoidraulico del committente, Andrea Scapin, che opera nell’azienda di famiglia Giorgio Scapin s.n.c. da decenni presente nella zona, ha trovato una perfetta rispondenza in Ballarini Interni, dando vita ad un radicale intervento nel grande alloggio (circa 165 m) dove vive con la moglie Elena e con Sofia, bellissima bimba di cinque mesi. Il primo impatto entrando nell’open space del living (tre zone: ingresso, soggiorno e cucina), è la totale integrazione fra interno ed esterno.
Le pareti perimetrali sono state sostituite da ampie vetrate scorrevoli, che in estate possono allargare la superficie fruibile dell’abitazione con vere e proprie stanze outdoor dagli arredi confortevoli per il pranzo ed il riposo.
L’ingresso all’abitazione è sottolineato da un controsoffitto e da una quinta verticale in cristallo temperato che suggerisce la sosta senza nulla togliere allo spazio circostante.
Il bianco di pareti e pavimento esaltano inserimenti “forti” sia per volume che per colore, in una bicromia ripetuta (il nero/marrone/grigio contrapposto al non colore) con accenti di rosso trasparente, bei vetri di Murano che si accendono nella luce naturale, e oggetti etnici di grande bellezza che trovano in questi spazi lineari non solo una collocazione che li esalta ma rivelano le scelte di vacanza dei padroni di casa, svelando un lato della loro personalità.
Il living è organizzato in due zone giustapposte, una più “storica” con due poltrone raffrontate e pouff Barcelona in pelle nera di Mies van der Rohe, presenti da decenni nei più importanti musei, l’altra più attuale con il divano bianco Andy di Paolo Piva per B&B, dalle possibilità di ribaltamenti e allungamenti che ne aumentano la godibilità. Al nero e al bianco di queste due sedute si abbinano in alternanza cromatica i contenitori Pab a sospensione di B&B, con risultato di assoluto equilibrio.
La zona pranzo è costituita dal grande tavolo quadrato produzione Max Alto serie Apta 180 per 180, circondato da sedie in pelle bianca Melandra di B&B. Accentua la zona la grande cupola bianca della lampada Sonora di O Luce. Non presenta fratture visive di sorta lo spazio dedicato alla cucina, inserita nella parte più defilata dell’ambiente, esonerandola da inutili divisori. Assecondando le esigenze della padrona di casa, Ballarini Interni ha studiato un’isola per la preparazione, il lavaggio e la cottura dei cibi, con ampi cassettoni nella base. Un mobile a parete a corpo unico contiene frigorifero, cantinetta, dispensa, e tutto quanto occorre al corredo del pranzo, senza disturbare l’ambiente con oggetti non sempre piacevoli alla vista.
La cucina che così bene rappresenta solidità, capienza ed eleganza in una totale praticità d’uso è la Convivium di Arclinea. Unica concessione al decoro, anche se nata come strumento di lavoro, bella come una scultura, un’affettatrice a colonna in metallo rosso bordeaux, una San Giorgio di Genova perfettamente restaurata e funzionante.
La luce che entra dai tre lati esterni del grande living può essere graduata da tende a rullo a scomparsa. La zona notte è separata da porte scorrevoli Rimadesio in alluminio e cristallo acidato, delle quali una sottrae alla vista una capace cabina armadio e la zona lavanderia. Qui non più bianco a pavimento ma rovere sbiancato a doghe a tolda di nave, per una maggiore intimità. Le porte sono il modello Out Line di Lualdi in rovere grigio.
La camera della bimba ha un bagno personale studiato dallo stesso Andrea Scapin secondo scelte di grande freschezza: dominano colori quali il grigio chiaro, il verde prato, il bianco, e il vetro con le sue caratteristiche di trasparenza nelle piastrelle a terra, nella grande doccia e nel bel lavabo.
La zona padronale ospita la capiente cabina armadio Zenith di Rimadesio in wengé, la camera da letto e la stanza da bagno, che si è voluta molto ampia ad apparente svantaggio della camera, che invece risulta come un vivace nido festoso, con la grande macchia di colore, un viola acceso, della parete di testata, ripreso dai disegni del copriletto sul letto in pelle bianca di Alivar modello Feng. I due semplici comodini a stelo di produzione Zanotta laccati bianco lucido completano l’arredo.
Grande e luminoso, diviso in tre zone dal pavimento (in corrispondenza della porta il rovere, ai lati un mosaico Bisazza che si ritrova anche in altre parti perfettamente equilibrate), anche il bagno testimonia il gusto sicuro negli accostamenti cromatici e nei materiali di Andrea Scapin, che con Ballarini Interni ha creato una bath room secondo i moderni criteri di relax e di fashion: grande vasca con idromassaggio e cromoterapia, lavabi gemelli (sottolineati da stretti specchi verticali) appoggiati su contenitori appesi, utili a disimpegnare il piano d’appoggio che appare libero e lineare.
Le fondamentali scelte di base (eliminazione di pareti, apertura di vetrate, riproporzione della zona notte a favore del living), e la cura nella scelta degli arredi dai fondamentali agli accenti, dai sanitari alle rubinetterie, dimostra la fertile collaborazione tra Ballarini Interni e la committenza, che ha saputo inserire con eleganza e misura le sue competenze nel progetto, sviluppato secondo l’ampio respiro suggerito da lago.