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UNA VILLA CONTEMPORANEA
ATTENTA ALLA TRADIZIONE
È L’ESEMPIO DI COME DOMANDA,
PROGETTO ED ESECUZIONE
POSSANO SUSSEGUIRSI
CON EQUILIBRIO
PER UN RISULTATO OTTIMALE
Nella zona a sud est di Verona, nella piatta campagna attraversata
dalla Transpolesana, piccoli paesi si succedono in rapida
crescita, molto spesso anonima e ripetitiva. Ma l’amicizia
tra un giovane e preparato progettista ed un’altrettanto giovane
e disponibile committenza ha reso possibile la realizzazione
di una bella villa unifamiliare in cui alla correttezza dello
schema abitativo si unisce la sua perfetta, quasi maniacale
realizzazione. Raro esempio di coesione tra l’intervento del
geometra Andrea Folla dello studio Caldana-Folla e la successiva
collaborazione con gli interior designers di Ballarini Interni
per capire e soddisfare le esigenze di una famiglia di quattro
persone, la villa si svolge su tre piani circondati da un giardino
studiato in modo da sfruttare percorsi e prospettive, non
solo per creare un costante colloquio con l’interno, ma per
dare a chi lo percorre una sensazione di maggiore ampiezza
e godibilità.
La villa è articolata su tre piani: in quello d’accesso una grande
zona living, la cucina, il vano scala, la zona notte.
Il piano superiore mansardato è ad affaccio sul soggiorno, con ampia
e luminosa play room e locali di futura destinazione. Il piano
inferiore, a cui si può accedere anche direttamente dall’esterno,
accoglie tutte le zone di servizio (lavanderia, stiro, caldaia,
armadiature) ed un ospitale spazio articolato e luminoso, interpretazione
contemporanea della taverna senza però cadere in
stereotipi passivamente ripetuti. Soluzioni di voluta semplicità
e rigore danno all’insieme un carattere di totale ospitalità e
relax; questa palpabile sensazione trova conferma nella cantinetta
a gradoni che invita alla “degustazione meditativa” sia
per la sua conformazione che per la discrezione della luce e la
naturalezza dei materiali.
Il piano rialzato accoglie la vita familiare secondo schemi che
facilitano funzioni e percorsi. La grande porta d’ingresso a
bilico di notevoli dimensioni ha un effetto scenico importante,
trasmette solidità e sicurezza, sensazioni che si avvertono
subito anche all’interno tramite i grandi spazi ritmati, pieni e
vuoti articolati attorno al punto focale del camino, volume/
scultura in ferro arrugginito incastonato tra due trasparenze
che lasciano intravedere il verde esterno. A lato, una pedana
in parquet di rovere armagnac conserva ed esalta i segni della
lavorazione, con un effetto etnico-elegante perfettamente
in sintonia con il camino. Sulla pedana la zona conversazione
con pezzi B&B, e grande vetrata su un patio aperto sul
giardino, ulteriore spazio vivibile nella bella stagione, a cui si
accede anche dalla cucina. Tutto il pavimento del living è in
seminato alla veneziana “rivisitato”: anche in questo caso il
progettista non ha usato passivamente tecniche e materiali
ma li ha attualizzati, disponendo su un seminato molto chiaro
tozzetti di onice disposti secondo una doppia modularità;
si vengono così a creare due textures che defi niscono le zone,
colorano gradevolmente il pavimento e suggeriscono accenti
ripresi dalle sedie e da oggetti. L’affaccio discreto della cucina
sulla zona living la esonera dalla presenza di una porta: lo
spessore del divisorio occulta l’ambiente suggerendone però
la presenza. L’ambiente è in perfetto equilibrio tra tecnologia e
tradizione, con bancone centrale dal grande piano in porfi do
a inquadrare i fuochi, capaci cassetti sottostanti e tavolo in
accosto. Suggestive le luci a soffi tto ed a parete ad incasso,
che esaltano, senza ingombri, i contrasti liscio/grezzo/metallico
che connotano i vari componenti.
In tutta l’abitazione si riscontra un accurato studio delle luci,
sia funzionali che d’atmosfera. Anche in questo caso la loro
collocazione è frutto di attento esame: sui controsoffi tti, lungo
la scala, a parete o da terra.
La zona notte dà la possibilità alla famiglia di vivere autonomamente
i propri spazi. Così i fi gli hanno bagno comune dai
colori accesi, in forte contrasto, e rispettivamente una camera
nei colori azzurro e giallo per il fi glio ed una per la bimba in cui
predominano il rosa e il verde acceso. Una vera suite è destinata
ai genitori: un offi ce dalle pareti scorrevoli Rimadesio in
struttura di alluminio testa di moro e vetri fumée che delimitano
a sinistra un bagno negli eleganti toni perla, oro, cioccolato
dei mosaici di vetro, e a destra una capace cabina armadio.
Nella camera il letto tradizionale in ferro battuto fronteggia una
quinta a cui sono addossati un cassettone ‘800 di famiglia ed
una tv al plasma; dietro è stato ricavato uno spogliatoio che
alleggerisce la stanza di una funzione solitamente di diffi cile
gestione.
Elemento comune ai tre piani è il vano scala che diventa, per
l’accuratezza progettuale ed esecutiva, uno scrigno luminoso
e leggero: la parete verso il living in vetro a doppio strato, le
luci a led raggiformi e a incasso, lo snello corrimano, i gradini
in getto di cemento indipendenti, distanziati fra loro per evidenziarne
il volume e la bellezza della superfi cie, rifi nita sulla
pedata in pietra basaltina che colloquia perfettamente con il
calcestruzzo. La stessa pietra è usata nei pianerottoli e nei
passaggi tra le zone.
Il continuo rimando delle superfi ci (materiali, colori, funzioni)
e l’accuratezza realizzativa che si avvertono in questa architettura
sono frutto dell’esigenza e del rigore del progettista
ed anche all’alta professionalità delle maestranze intervenute:
ognuna nel suo ambito, hanno saputo assecondare ed
esaltare le idee ed il progetto iniziale. Le sinergie messe in
atto hanno perciò reso possibile l’ottima qualità di vita che la
committenza riscontra.